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CHIESE DI ROMA

Patrimonio immenso, quello delle chiese romane, per fede, arte e storia, e che costituisce la grande maggioranza dei "beni culturali" presenti a Roma. Un patrimonio che si è formato nell'arco di quindici secoli. Le chiese romane si presentano al visitatore principalmente sotto una veste barocca; ma hanno per la maggior parte, un origine che si perde nei secoli. Fino a risalire ai primi tempi della Chiesa in Roma, quando, nei periodi di pace sotto l'impero, le prime comunità di cristiani si radunavano a celebrare la messa e l'Eucarestia nella residenza di qualche convertito alla nuova fede.

Questi edifici saranno spesso il primo nucleo delle future chiese paleocristiane e medievali; a loro volta restaurate e ricostruite nelle epoche successive. Chiese medievali che appunto quasi tutte sorgono su edifici di età romana, di cui esse conservano ancora qualche vestigia nei muri esterni, o nei sotterranei, quasi a voler testimoniare la continuità tra il mondo antico e quello medievale. Il riuso, di cui Roma è, forse, l'unica città al mondo ben testimone.Fra le chiese medievali e quelle barocche ci sono quelle chiese che costituiscono la Roma del Quattrocento.

Il rinascimento nell'architettura romana va affermandosi pian piano con l'avvento sul soglio di Pietro di vari papi di formazione umanista, come Niccolo V, Pio II, Paolo II e Sisto IV. Si devono a loro principalmente, le chiese rinascimentali che, come molte di quelle medievali, occorre andarle a cercare intenzionalmente, poichè sono appartate e nemmeno troppo appariscenti, con le loro facciate di travertino, senza nicchie, sculture e per questo inattese in una città barocca come Roma.

Importante

Per quanto riguarda la visita alle chiese romane è bene tenere con se alcuni utili suggerimenti. In primo luogo, specie per le chiesette meno conosciute o nascoste, informarsi prima degli orari e della disponibilità di apertura. Purtroppo a Roma ce ne sono ancora molte che sono quasi sempre chiuse. a volte le porte si aprono con delle offerte; comunque conviene sempre fare prima un colpo di telefono, se non altro per non fare il viaggio a vuoto. Altro utile suggerimento, che vale principalmente per le grandi chiese, ma potrebbe tornare utile anche per le piccole, è quello di non presentarsi all'ingresso della chiesa con le spalle scoperte o peggio ancora, in minigonna e pantaloncini. Rischiate che non vi facciano entrare. Se il tempo è buono e avete caldo, abbiate l'accortezza di portarvi un paio di pantaloni lunghi o pareo da avvolgere attorno la vita nel vostro zainetto. Per le spalle scoperte potrebbe bastare anche uno scialle.

Altra cosa importante è che, anche in molte chiese, vige tuttora l'assurdità medievale di non poter scattare fotografie. Come se il tesoro artistico esistente fosse di proprietà assoluta di qualcuno e non dell'intera umanità. Personalmente sono riuscito a scattare foto anche dove era severamente proibito (parlo delle chiese, attenzione), senza preoccuparmi di ciò che potesse accadermi. Addirittura ci sono chiese che pretendono essere di proprietà del Ministero degli Interni e solo per questo assurdo motivo, non si possono fotografare dipinti, altari, cupola. Proprio come se il Ministero in questione fosse padrone anche della nostra religione. 

Altre volte invece mi sono imbattuto in persone gentili e cordiali che non hanno esitato, oltre a farmi fotografare, di aprirmi porte altrimenti quasi sempre chiuse, oppure di farmi da guida in italiano o in inglese. Colgo l'occasione di ringraziarle tutte insieme nell'impossibilità di farlo citandone i nomi.

E' grazie a gente come loro che gli appassionati di storia, arte e cultura possono sempre più arricchire le loro conoscenze e il loro sapere.

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