S. Nicola in Carcere
La chiesa
Interno
Templi romani sotto la chiesa
La chiesa
Lungo via del Teatro di Marcello si trova questa chiesa. che in origine si affacciava su di una piccola piazza aperta lungo via Montanara, e che ora, in conseguenza delle demolizioni degli anni Venti per l’isolamento del teatro di Marcello e per l’apertura della via del Mare, appare spaesata su di una sorta di piedistallo. La chiesa è di origine assai antica, e la intitolazione al santo taumaturgo di Bari fa pensare sia sorta come chiesa di rito greco, stante la presenza in zona di una numerosa comunità di origine bizantina. Il nome si riferisce alla esistenza, in età medievale, di un vicino carcere. Fu ricostruita nel 1128, e allora risultava ricca di arredi e pitture, per essere poi trasformata nel 1599, quando fu costruita la facciata attuale su disegno dì Giacomo Della Porta. Ulteriori restauri nell’Ottocento portarono alla scoperta dei templi romani su cui la chiesa sorge, mentre nel 1934 venne ripristinata la torre-campanile medievale che conserva ancora due campane del 1286.
Come detto, la chiesa è sorta su tre templi di età repubblicana, denominati templi del Foro Olitorio, che in epoca romana occupava l’area circostante. Resti dei tre templi sono tuttora ben visibili: i due laterali, ai lati della chiesa, e quello centrale, corrispondente grosso modo alla chiesa stessa. Di questo sono state reimpiegate diverse colonne e si può vedere parte del basamento nei sotterranei di S. Nicola. La chiesa è a pianta basilicale, a tre navate divise da colonne di spoglio. Nella navata destra si nota l’iscrizione commemorativa della dedica della chiesa 1128) e una Madonna col Bambino, frammento di affresco di Antoniazzo Romano (1470 c.), mentre nel transetto sinistro vi è una pala con il Cristo risorto, opera di Lorenzo Costa. L'altare maggiore è costituito da una bellissima urna antica di porfido verde.