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S. Giuseppe alla Lungara

La chiesa, insieme all'annesso convento dei Padri Pii Operai, costituisce un compatto insieme architettonico settecentesco che un tempo marcava la parte alta di via della Lungara, danneggiato nell'insieme dei suoi valori formali e proporzionali, oltrechè luministici, dalla demolizione delle case che si affacciavano sul fianco destro della strada, avvenuta alla fine dell'ottocento per l'apertura dei lungotevere. La congregazione dei Padri Pii Operai era stata fondata nel 1621 da Carlo Carafa per diffondere l'attività missionaria tra il popolo delle campagne e dei borghi rurali. La chiesa su via della Lungara fu costruita nel 1730, mentre l'annesso convento risale al 1760-64. La prima è su progetto di Ludovico Rusconi Sassi, e ha subito forti restauri nell'ottocento, quando ne fu ricostruita la cupola crollata. La facciata è di architettura piuttosto semplice,mentre l'interno, a pianta ottagonale, è una sensibile reminiscenza dell'architettura borrominiana in S. Carlino alle Quattro Fontane, con una pianta assai mossa dall'alternarsi di superfici piane e convesse. Non vi si trovano opere d'arte rilevanti, ma l'insieme di architettura, pitture e decorazioni risulta di rara compattezza ed organicità. L'adiacente convento, opera di Giovanni Francesco Fiori, ha un bel portale, sull'asse del quale sono poste le tre finestre principali dei tre piani superiori che costituiscono un insieme unificato da ricchi motivi decorativi.

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