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S. Alfonso de Liguori

Di primo acchitto questa chiesa sembrerebbe una realizzazione dell'età umbertina, con gli elementi gotici dell'architettura che tanto stonano nel romanissimo panorama circostante, ad un passo da S. Maria Maggiore, all'incrocio tra via Merulana e via di S. Vito. Ed invece si tratta di una delle ultime chiese costruite in epoca papale. La chiesa dedicata al fondatore dell'Ordine dei Redentoristi fu progettata dall'architetto inglese George Wigley e costruita tra il 1855 ed il 1859, e rappresenta il primo esempio di architettura neogotica in Roma, che per l'epoca costituì una grande novità, peraltro non molto bene accolta dagli ambienti artistici romani. Fu poi molto modificata nel 1898-1900. La facciata è in mattoni e travertino, inquadrata da un grande arco ogivale, e preceduta da un protiro a tre ingressi costruito nella seconda fase.. Attualmente l'ingresso è sopraelevato per le sistemazioni stradali eseguite dopo il 1870. Occorre notare che l'architettura "gotica" della chiesa si riferisce comunque ad un gotico moderato, vicino a quello delle architetture cistercensi e degli Ordini mendicanti nel nord Italia, piuttosto che al gotico transalpino come, ad esempio, nella chiesa del Sacro Cuore del Suffragio. L'interno della chiesa è a tre navate divise da pilastri, con un matroneo a colonnine. Ricca decorazione in marmi policromi. Sull'altare maggiore veneratissima immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso, tavola di scuola cretese del XIV secolo. La chiesa sorse sull'area della seicentesca villa Caserta, proprietà dei Caetani. Nel 1934, in seguito ad un allargamento di via Merulana, fu costruito lungo la stessa, alla destra della chiesa, il grande edificio che attualmente ospita la Curia Generalizia dell'Ordine dei Redentoristi ed il Collegio Alfonsiano, mentre a sinistra vi è una singolare architettura che sembra echeggiare stilemi tra il barocchetto ed il novecento.

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