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Gesù e Maria

Sorge nella parte alta di via del Corso, vicino a Piazza del Popolo, di fronte alla assai più vistosa chiesa di S.Giacomo in Augusta e all'omonimo Ospedale, per cui non è molto conosciuta dai romani. La sua data di fondazione risulta incerta, poichè diverse fonti la fanno risalire al 1630 o al 1640, ma in ogni caso l'aspetto attuale è dovuto ad una seconda fase, probabilmente di completamento di una struttura gia realizzata in gran parte, ad opera di Carlo Rainaldi negli anni 1672-1675. La chiesa, con l'annesso convento, fu costruita per gli Agostiniani Scalzi, e la severa norma di vita propria a quest'ordine si riflette nell'austera facciata rainaldiana, impostata su di un ordine gigante su lesene con timpano aggettante corrispondente alla navata, e due pareti cieche in corrispondenza delle cappelle laterali, facciata del tutto non barocca secondo il significato comune dato a questo termine. Al contrario, l'interno risulta sontuoso e spettacolare, una grande sala con volta a botte e tre cappelle per lato, rivestita da preziosi marmi policromi e da sculture pressochè ovunque, una decorazione realizzata per munificenza di Giorgio Bolognetti intorno agli anni Ottanta del secolo, trasformando la chiesa in una sorta di "teatro sacro", secondo le più tipiche norme dell'estetica e della religiosità barocca, mediante la raffigurazione scultorea dei membri della famiglia, che si affacciano su una sorta di palchetti teatrali soprastanti i loro monumenti funebri, "recitando" la loro parte con grande movimento ed espressività. Gli scultori che hanno realizzato queste opere sono tutti allievi del Bernini resisi autonomi dopo la morte del Maestro, e certo in questi palchi è assai presente e sentita la composizione berniniana dell'Estasi di S. Teresa nella cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria. La decorazione pittorica della chiesa è dovuta a Giacinto Brandi, che nel 1680 dipinse la pala d'altare con l'Incoronazione di Maria e nel 1686 l'affresco della volta con l'Incoronazione della Vergine e il Giubileo dei Beati. La seconda cappella sinistra fu ridecorata dal Valadier, mentre le tele della sacrestia e l'affresco della volta sono attribuiti a Giovanni Lanfranco. Un tempo, a lato della chiesa era il convento, di modesta architettura, fu ricostruito nel 1887 e ora adibito a scuola. E' sopravvissuto il bel portale settecentesco.

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