SS. Giovanni e Paolo
La basilica
Il campanile
Domus Romana sotto la chiesa - Affresco
La basilica
Importante basilica sul Celio, al centro di una delle zone più ricche di Roma per la densità di memorie e testimonianze storico-artistiche e archeologiche. Vi si arriva da piazza della Navicella, passando sotto l'Arco di Dolabella e prendendo la via S. Paolo della Croce. La strada passa tra alti muri, a sinistra la Villa Celimontana, a destra gli orti dei padri Passionisti, i quali officiano la basilica che si trova poco oltre sull'omonima piazza. La basilica sorge su di un gruppo di lussuose domus private, databili tra il I e il III secolo d.C., in una delle quali nel IV secolo fu adattato un luogo di culto cristiano in memoria dei martiri Giovanni e Paolo. Il senatore cristiano Pammachio intorno al 410 fece erigere una grande basilica ad aula absidale, tripartita da colonne, e con facciata aperta su due ordini di arcate. La basilica fu gravemente danneggiata dal Sacco dei Normanni del 1084 e nella prima metà del XII secolo numerosi interventi la ripristinarono costruendo il convento, il campanile ed il portico antistante la chiesa, mentre nel 1216 il cardinale Savelli, poi papa Onorio III, creò la galleria sopra il portico e arredò riccamente la chiesa. Nei secoli successivi l'intervento più importante fu il rinnovamento dell'interno nel 1718. Tra il 1887 e il 1952 interventi di restauro e di scavo hanno portato al ritrovamento degli ambienti romani e al ripristino della facciata paleocristiana, che oggi si può vedere al di sopra della galleria duecentesca. Scendendo lungo il Clivio di Scauro, sovrapassato da sette archi di sostegno medievali, di può vedere, incastrata nel fianco della chiesa, la facciata di una delle case romane di cui sopra. Scendendo ancora, bella vista dell'abside della chiesa con galleria ad archetti pensili, risalente agli interventi del Cardinale Savelli, di stile romanico-lombardo ed esemplare unico a Roma. A sinistra dell'abside,la cupola nera incombente è quella della cappella di S. Paolo della Croce, aggiunta alla chiesa dai padri Passionisti nel 1857-1860. Tornando sulla piazza, il bellissimo, alto campanile romanico (XII secolo) e tra questo e la chiesa il convento dello stesso periodo, la cui facciata è stata ripristinata nei recenti restauri. Il campanile poggia sulle costruzioni dell'angolo meridionale del Claudianum, tempio dedicato all'imperatore Claudio divinizzato, e che poggiava su di una gigantesca piattaforma su cui ora si trovano il convento e gli orti dei padri Passionisti, all'interno dei quali sono visibili altri resti del tempio stesso. Nel portico bel portale cosmatesco con due leoni ai piedi e un'aquila sull'architrave. l'interno, come detto, fu rinnovato nel 1718 e le colonne della basilica originaria furono addossate ai pilastri. Il tono piuttosto cupo dell'interno è dato dalle novecentesche specchiature a finti marmi. Una ricca decorazione di marmi policromi è nell'ottocentesca cappella di S. Paolo della Croce. Sotto l'altare maggiore urna di porfido con le reliquie dei santi titolari, nel catino absidale affresco con il Cristo in gloria, del Pomarancio (1588); nella sagrestia, Madonna col Bambino e santi, tavola di Antoniazzo Romano. Dalla navata destra si può scendere alle case romane, insieme molto intricato, dove si possono vedere sia affreschi e mosaici di soggetto pagano, propri delle case di abitazione, sia pitture di soggetto cristiano, eseguite al momento della trasformazione in luogo di culto e anche successivamente nel medioevo. Sull'altro lato della piazza e della strada, lungo il muro di recinzione della villa Celimontana e degli studi di produzione televisiva Palatino, sono visibili numerosi resti delle facciate di edifici di età romana e altomedievale.