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S. Marcello al Corso

È una chiesa di grande importanza, per la sua antichità e per le opere d’arte conservate in essa.

La tradizione vuole sia stata fondata intorno al 310 dall’omoni­mo pontefice, poi martirizzato sotto Massenzio. Fu ricostruita nel XII secolo, e, dopo un incendio, nuovamente a partire dal 1519, in­vertendo l’orientamento in origine opposto all’attuale, su progetto di Jacopo Sansovino, sostituito nel 1527 da Antonio da Sangallo il Giovane e Annibale Lippi, per essere completata nel 1592. La fac­ciata è di molto successiva, e fu eretta da Carlo Fontana nel 1682-86, mentre la decorazione interna proseguì nel Settecento. Si ebbero restauri a opera del Vespignani nel 1861-67. La facciata, splendidamente barocca, è curvilinea, accentuando il carattere di invito proprio della raccolta piazzetta che la precede chi provenga dal Corso, ed è riccamente decorata da sculture e rilievi. L’interno è a navata unica, con cinque cappelle per lato, aperte da arcate; a sinistra dell’ingresso, il monumento funebre del cardinal Giovanni Michiel e del nipote Antonio Orso, opera del Sansovino. La seconda cappella destra è un bell ‘insieme settecente­sco; nella terza, all’altare Madonna col Bambino. affresco staccato del tardo Trecento; alla parete di fondo affreschi con scene della Vita della Vergine, opera di Francesco Salviati; nella quarta, sotto la mensa dell’altare, cippo del III secolo con insegne militari, nella volta Creazione di Eva e i quattro Evangelisti, opera di Perin del Vaga. La quarta cappella sinistra Frangipane ha all’altare la Conversio­ne di S. Paolo, opera di Federico Zuccari (1560), sulla volta e ai lati Storie di S. Paolo, di Taddeo Zuccari; i tre busti di membri del­la famiglia Frangipane sulla destra sono opera di Alessandro Algar­di degli anni Trenta del Seicento.

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