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S. Nicola dei Prefetti

Il nome della chiesa deriva, come quello della strada, dalla vicinanza, un tempo, del palazzo urbano, carica che nel basso medioevo detenne lungamente in Roma la potente famiglia dei De Vico. La chiesa è di origine antichissima, tra le prime a sorgere nel Campo Marzio, ricordata fin dall'epoca di papa Zaccaria(742-752), come dipendenza dell'altrettanto antico monastero delle suore brasiliane di S. Maria in Campo Marzio, divenuta poi, nel 1568, convento ed ospizio dei Domenicani di S. Sabina. Mentre la facciata risale al 1674. Inserita tra gli edifici laterali del convento, il suo interno fu integralmente ricostruito sotto Benedetto XIII nel 1725. E' a navata unica, di aspetto armonioso anche se un po' cupo, appesantito da alcuni interventi ottocenteschi, e presenta alcuni interessanti monumenti funebri di questo periodo, che testimoniano l'elevata qualità artistica delle opere dei "marmorari" romani, memori ancora della grande tradizione passata dell'età barocca, trasformata in uno stile neoclassico-purista. Da notare altresì, all'altare di S. Nicola, uno splendido paliotto in bronzo dorato, mentre all'altare della Madonna del Rosario, la statua della Vergine è vestita con un abito autentico, posseduto da una principessa di casa Borghese morta in giovane età. La via dei Prefetti sbocca in piazza del Parlamento, dove affaccia il retro del palazzo di Montecitorio.

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