SS. Vincenzo e Anastasio
La chiesa
Busto di Ortensia Mancini
Dipinto
La chiesa
Spettacolare chiesa barocca che si affaccia su di un angolo della piazza di Trevi; di origine medievale, nell'aspetto attuale risale alla ricostruzione effettuata tra il 1646 ed il 1650, sotto il patrocinio del cardinale Giulio Mazzarino, primo ministro di Francia durante la minorità di Luigi XIV, cardinale che è vistosamente ricordato dall'epigrafe dedicatoria sulla facciata della chiesa. Egli aveva l'intenzione di farvi erigere due sepolcri familiari. L'architettura è dovuta per la facciata a Martino Longhi il Giovane, per il resto a Gaspare de' Vecchi. L'abside fu ricostruita a metà settecento, e l'interno subì pesanti rimaneggiamenti a metà del XIX secolo. La facciata è il capolavoro assoluto del Longhi, pienamente barocca per ricchezza ed effetto scenografico, serrata dal fitto raggrupparsi delle colonne a tre per lato sui due ordini (tanto da essere chiamata popolarmente "il canneto"). All'interno, altar maggiore con paliotto settecentesco in alabastro. Nell'abside, iscrizioni che ricordano come nella cripta siano conservati i precordi di tanti pontefici, da Sisto V a Leone XIII, tolti per l'imbalsamazione dei medesimi, essendo la chiesa parrocchia del vicino palazzo del Quirinale, allora residenza pontificia. In fondo a sinistra si accede alla sagrestia, che conserva bellissimi armadi settecenteschi in noce. Accanto alla chiesa, l'edificio del convento dei Chierici regolari minori, adesso adibito a scuola. Esso è probabilmente opera dell'architetto Carlo Bizzaccheri, che lo realizzò tra il 1688 ed il 1697. A titolo di curiosità, in un minuscolo vano tra il convento e la chiesa è inserita una bottega di ciabattino che si vuole sia la più piccola bottega di Roma. Assai pittoresco è il quartiere di piazza Scandenberg, retrostante la chiesa.