S. Tommaso di Canterbury
La chiesa
La chiesa
Piazza S. Caterina della Rota, per quanto piccola, ha la particolarità di avere ben tre chiese che vi si affacciano; di queste la più singolare è di certo quella dedicata al santo inglese, di antica origine peraltro, nonostante la singolare e discordante architettura neoromanica che appare all'esterno, uno dei rari interventi moderni nel rione Regola, assolutamente fuori luogo rispetto all'atmosfera generale. Conosciuta dapprima come SS. Trinità degli Scozzesi, vi era annesso un ospizio per i pellegrini britannici che giungevano a Roma in occasione degli Anni Santi. Caduta in condizioni di abbandono nei secoli successivi, subì un'ultima ricostruzione nel 1866 ad opera di Pietro Camporese il Giovane, che la riedificò con successivi interventi di Luigi Poletti e Virgilio Vespignani, completati nel 1888. Da notare il portale neoromanico, mentre l'interno, a tre navate e matronei, tutto sommato gradevole ricostruzione "n stile", conserva diversi monumenti e tombe della precedente chiesa, tra cui una di Ferdinando Fuga. Annesso alla chiesa l'edificio del Collegio Inglese, costruito dopo il 1654, che sorge dove prima era la cosiddetta Corte Savella, sede di tribunali e carceri che per diversi secoli erano stati sotto la giurisdizione della potente famiglia romana dei Savelli, cui spettava la carica di Maresciallo di Santa Romana Chiesa, e di custode del Conclave.