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S. Martino ai Monti

Il nome completo è Santi Silvestro e Martino ai Monti. Antichissima chiesa a pianta basilicale, a tre navate divise da 24 colonne antiche. Fu fondata da papaSilvestro I, al quale un presbitero di nome Equizio concesse un terreno. Era inizialmente un grande oratorio in onore di tutti i martiri ignoti, cioè coloro "quorum nomina scit Omnipotens". A motivo della donazione, la chiesa fu chiamata in origine titulus Equitii e poichè sorgeva vicino alle Terme di Traiano, ebbe l'appellativo in Thermis. La dedica a S. Martino di Tours (316 ca.-397) arrivò nel 500 con la riedificazione della chiesa da parte di papa Simmaco, che ne fece innalzare alquanto il livello, tanto che il primitivo oratorio rimase sotterraneo. L'abside ancora oggi si raggiunge mediante una lunga e stretta scalea. Vi fu un restauro di Adriano I nel 772, ma Sergio II la ricostruì nell'845 riutilizzando le colonne dell'antica basilica. I restauri e le trasformazioni, che la chiesa subì tra il 1637 ed il 1676 e attribuiti a Filippo Gagliardi, non ne hanno alterato la struttura originaria raggiungendo il massimo della spettacolarità nella bellissima cripta. Nella sagrestia è conservata la preziosa lampada votiva in lamina d'argento del V secolo, un tempo ritenuta la tiara di S. Silvestro I papa.

Caso unico a Roma, presenta la firma dell'ingegnere sulla base di due colonne della navata sinistra.

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