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Annunziatina

Il suo vero nome è Oratorio di S. Maria Annunziata in borgo, ma è così nota a tutti i romani, o quanto meno tra quelli che conoscono questa deliziosa chiesina settecentesca posta in un angolo infossato del Borgo di S. Spirito, nascosta quasi dal rialzo del lungotevere.

Le vicende della chiesa sono strettamente legate a quelle del vicino ospedale di S. Spirito in Sassia, essendo stata fondata nel  1688 come oratorio dell'arciconfraternita dell'ospedale, all'interno di questo, in un'ala oggi non più esistente, prospiciente la chiesa attuale. Nel 1742, costruita l'ala con architettura di Pietro Passalacqua, lo stesso architetto che curò il restauro di S. Croce in Gerusalemme. La costruzione fu completata nel 1745. Nel 1940, nell'ambito delle sistemazioni relative all'apertura di via della Conciliazione, l'oratorio fu demolito e ricostruito poco più ad ovest, reimpiegando i materiali originari e rispettandone scrupolosamente l'aspetto, inaugurandolo nuovamente per l'anno santo del 1950. La facciata, splendido esempio di architettura "minore" del Settecento, non è poi nemmeno tanto minore, in quanto l'ordine gigante, che la include tutta, la fa parere più grande e maestosa di quanto non sia. Ad essa appare frutto di sapiente sperimentazione, in quanto sono palesi, nei corpi costruiti ai lati e nella loro disposizione, le reminiscenze borrominiane. L'interno dell'oratorio è un'aula rettangolare dagli angoli arrotondati, con belle decorazioni in stucco (rifatte). Vi sono conservate alcune opere d'arte provenenti dalla vicina chiesa di S. angelo dei Corridori, distrutta nel 1937, tra cui, alla parete sinistra,Madonna del latte col Bambino, affresco staccato ed attribuito ad Antoniazzo Romano. Oltre la via S. pio X, gli edifici sul lato nord del borgo S. Spirito sorgono sul luogo dell'ospedale S. Carlo, demolito nel 1939.

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