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S. Onofrio

In bella posizione sulla passeggiata del Gianicolo, a questa chiesa è indissolubilmente legata la memoria di Torquato Tasso, che con­cluse i suoi giorni nel vicino convento. Fu costruita a partire dal 1419 come romitorio degli Eremitani, e si presenta attualmente nell’aspetto dato dagli interventi sussegui­tisi nel tempo fino al tardo Cinquecento; è preceduta da un sagrato-portico racchiuso sui due lati da archi rinascimentali su colonne an­tiche, sopra i quali è una loggia ora chiusa. Nel mezzo del sagrato una fontana, composta da elementi provenienti dalla distrutta fon­tana di piazza Giudia. A destra, la cappella del Rosario, con faccia­ta barocca assai ornata, del 1620, con all’interno, sull’altare, Nati­vità di Francesco Bassano il Giovane, oltre a dipinti di Agostino Tassi, sul portale di ingressoSibille di Giovanni Baglione; inoltre tre lunette del portico sono affrescate dal Domenichino con Storie di S. Girolamo (1605). L’interno è un’aula rettangolare, con volte a crociera, abside po­ligonale e cinque cappelle laterali, di uno stile rinascimentale che ri­sente ancora del gotico. Nella prima cappella destra Annunciazio­ne, affresco di Antoniazzo Romano, nella seconda, all’altare, Ma­donna di Loreto, attribuita ad Annibale Carracci; nell’abside, Sto­rie di Maria, affreschi ritenuti opera giovanile di Baldassarre Peruz­zi. Nella terza cappella sinistra, monumenti funebri del cardinal Se­ga, con ritratto del Domenichino, e del cardinal Mezzofanti, cele­bre poliglotta dell’Ottocento; nella prima cappella sinistra è il mo­numento funebre di Torquato Tasso. Dal portico si accede al chiostro, bella creazione del Quattrocen­to, e alle due stanze al primo piano, trasformate in Museo Tassia­no, dove il 25 aprile 1595 morì il poeta, con cimeli relativi a lui e alle sue opere, e una splendida lunetta raffigurante la Madonna col Bambino e un donatore, affresco del 1513 del leonardesco Giovan­ni Antonio Boltraffio

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