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S. Pasquale Baylon

Chiamata anche dei SS. Quaranta Martiri e conosciuta anche come chiesa delle Zitelle, questa popolare chiesa di Trastevere che si affaccia sulla lunga prospettiva di via S. Francesco a Ripa è di antica origine, ricordata nel 1123 come esistente da tempo, consacrata ai Martiri di Sebaste in Armenia. Ceduta nel 1736 ai Minori di San Pietro d'Alcantara, questi ne intrapresero presto una completa ricostruzione, erigendo il convento entro il 1739 e la chiesa tra il 1744 ed il 1747, su progetto di Giuseppe Sardi, che realizzò un delizioso complesso settecentesco, che per brio ed armonia la cede di poco alla chiesa dellaMaddalena, la cui facciata è dello stesso autore. In questo caso la facciata è semplice, arretrata entro una piazzetta ricavata dallo stradone di San Francesco a Ripa, collegata tramite la cornice marcapiano al grazioso edificio adiacente al convento sulla destra. L'interno è una sala a spigoli arrotondati, preceduta da un vestibolo e seguita da un transetto con cupola, con tre cappelle laterali per parte, dove molti elementi architettonici e decorativi sono reimpiegati in una maniera che appare di derivazione borrominiana. Non vi sono conservate opere d'arte di particolare rilievo, ma, come in molte altre chiese romane del settecento, quel che conta è l'effetto complessivo di atmosfera creato dall'organicità di arredi e decorazioni. La denominazione popolare "alle zitelle" della chiesa è dovuta al fatto che S. Pasquale Baylon è protettore delle fanciulle e delle donne in cerca di marito, così come protegge le donne maritate con uomini maneschi e violenti. ALtra notizia curiosa riguardante il santo è quella che lo vuole improvvisato inventore, in una determinata occasione, della ricetta dello zabaione, che da lui riceverebbe il nome (sanbaion o sanbailon). La vicina via Cardinal Merry del Val costituisce una delle sistemazioni urbanistiche-edilizie di Pio IX, mutilata dall'apertura di viale Trastevere.

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