S. Giovanni della Ficozza
La chiesa sconsacrata
La chiesa sconsacrata
La chiesa di San Giovanni della Ficozza è una chiesa sconsacrata di Roma, nel rione Trevi, in via dei Maroniti.
Essa è attestata per la prima volta in un documento della fine del XII secolo e conservato nell’archivio di San Silvestro in Capite. Il nome deriva da un certo Cecco Ficoccia (Ceccus de Ficocia) che con i suoi soldi contribuì alla costruzione della chiesa. Nel 1584 Gregorio XIII fece costruire accanto alla chiesa il Collegio dei Maroniti, i quali officiarono la chiesa fino agli inizi del XIX secolo. L’Armellini riporta, nel suo libro, il testo di una relazione fatta dopo una visita alla chiesa e risalente al 1662: « Il collegio è situato nel rione di Trevi con una piazzetta in fronte verso ponente. Nel lato di mezzogiorno confina col collegio dei signori Mattei; a tramontana col palazzo dei signori Buratti, a levante con casipole d’un quartiero di soldati e d’altra poveraglia. La chiesa è lateralmente congiunta al collegio: fino ab antico è parrocchiale, et il volgo gli diceva s. Giovanni della Ficoccia. Il papa Gregorio XIII ne trasferì la cura a s. Andrea delle Fratte. Non vi è che un altare con il quadro del santo titolare, due come sepolture, una campana. Il collegio è fatto di due cameroni per otto alunni ciascuno. »
Durante l’epoca napoleonica l’intero complesso venne adibito ad usi civili, finché nel 1846 Pio IX riconsacrò la chiesa e destinò il collegio annesso al seminario polacco-sloveno. Dopo l’unità d’Italia (1870) chiesa e collegio furono nuovamente destinati ad usi civili. Oggi la chiesa è sede di un ristorante-pizzeria: al suo interno sono ancora ben visibili e conservati l’abside, l’organo, alcune nicchie laterali e alcuni affreschi.