S. Lorenzo in Panisperna
La chiesa
Entrata
Reliquiae Sanctorum - particolare
La chiesa
Altra chiesa assai poco conosciuta, per essere in posizione ritirata sul colle Viminale, vicino al ministero degli Interni; vi si accede da via Panisperna.Secondo la tradizione fu costruita al tempo di Costantino sul luogo del martirio del santo, il cui carcere era situato poco lontano, dove ora è la chiesa di S. Lorenzo in Fonte su via Urbana. Fu ricostruita sotto Adriano I (722-795) e poi di nuovo agli inizi del XIV secolo, infine tra il 1565 e il 1574. Si accede al cortile esterno per una scalinata del 1893, che supera il dislivello creatosi per gli interventi ottocenteschi, con l’apertura di via Milano (che tagliò in due gli orti del convento di S. Lorenzo). Sul lato destro del cortile un raro esemplare di casa di impostazione medioevale, con scale esterne, secondo un modello che sopravvive nei vecchi centri del Lazio e che dà alla piazza interna un singolare aspetto rurale, sopravvivenza del generale aspetto della zona sino alla fine dell’Ottocento. La soglia del portale della chiesa reimpiega due pilastrini risalenti all’VIII secolo; vi è una bella porta lignea del 1664. Dagli ingressi laterali si accede alla cripta, che occupa il luogo del forno dove il santo avrebbe subito il martirio. L’interno della chiesa è a navata unica, con volta a botte e tre cappelle per lato, ridecorata nel 1757. A sinistra dell’altare maggiore un bel crocifisso ligneo degli inizi del XV secolo; nella seconda cappella sinistra, un bel sarcofago del III secolo. Il monastero adiacente, delle Clarisse, fu espropriato nel 1873 e vi furono sistemate le facoltà scientifiche dell’Università di Roma: in quella di Fisica operarono i loro fondamentali esperimenti sull’energia atomica i membri del «gruppo dì via Panisperna», tra cui Enrico Fermi ed Ettore Majorana.