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S. Maria della Consolazione

Questa bella chiesa tardocinquecentesca oggi troneggia isolata ai piedi del Campidoglio dopo le demolizioni degli anni Trenta del XX secolo, e quasi galleggia sospesa nel vuoto a causa degli abbassa­menti di livello del piano stradale conseguenti alle sistemazioni archeologiche di quegli anni. Fu costruita, come molte altre chiese mariane di Roma, per acco­gliere una miracolosa immagine della Vergine, dapprima conservata in S. Maria delle Grazie, nelle vicinanze. L’attuale chiesa sorge sul luogo della della precedente, costruita nel 1470, ed è sempre stata strettamente connessa all’adiacente Ospedale della Consolazione. Fu eretta su iniziativa del cardinale Alessandro Riario a partire dal 1583 su progetto di Giacomo Della Porta, completata nel 1600 su disegno Martino Longhi il Vecchio, tranne la facciata, rimasta incompiuta fino al 1827, quando fu terminata da Pasquale Belli per munificenza del cardinal Consalvi. Tipico della chiesa è la cessione delle cappelle ad alcune Università di Arti e Mestieri, che avevano le loro sedi sul vicino Campidoglio, il che ha portato anche alla decorazione delle cappelle stesse da parte dei principali pittori operanti tra Roma e Firenze in quel periodo, facendo della chiesa della Consolazione uno dei maggiori monumenti del tardo Manierismo. L’interno è a tre navate con cappelle laterali: nella prima a destra, Storie della Passione,di Taddeo Zuccari (1556), nella seconda, Madonna col Bambino e santi, tavola di Livio Agresti (1576), nella terza, Storie di Gesù e della Vergine, di Giovanni Baglione. All’altare maggiore, Madonna della Consolazione, ridipinta nel 1470 da Antoniazzo Romano, ai lati, Natività e Assunzione, tele del Pomarancio. Sul retro della chiesa, gli edifici già dell’Ospedale, che cessò esistere nel 1943, ampiamente ricostruiti, oggi sede del comando dei Vigili urbani.

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