S. Salvatore in Lauro
La chiesa
Giardino Segreto
Dipinto
La chiesa
Questa bella chiesa del tardo Cinquecento, che nasconde anche notevoli tesori quattrocenteschi, nonostante la mole è assai poco considerata dai tanti che passano quotidianamente per l’adiacente e animatissima via dei Coronari.
Ricordata fin dal 1177, il nome sembra derivare dalla presenza di un boschetto di lauri. Fu ricostruita nel 1449 e, dopo un incendio, a partire dal 1594 a opera di Ottaviano Mascherino, rimanendo peraltro incompleta fino al 1734, quando i lavori furono condotti a termine da Ludovico Rusconi Sassi, eccetto la facciata, che è una architettura purista eseguita su disegno di Camillo Guglielminetti tra il 1857 e il 1862. L’interno è una notevolissima creazione del Mascherino, che riprende motivi palladiani, a croce latina e navata unica, con trenta-quattro colonne corinzie di travertino abbinate e discoste dalla parete, con robusta trabeazione, su cui poggiano le arcate della volta a crociera. Nella prima cappella destra, Angeli, sculture di Camillo Rusconi; nella terza, Natività di Gesù, di Pietro da Cortona; all’altar maggiore, Madonna di Loreto, di Francesco Duquesnoy; nella prima cappella sinistra, Liberazione di S. Pietro, di Antiveduto Grammatica. Dal n. 15 della piazza si accede al bellissimo chiostro rinascimentale a due ordini di arcate, il primo a piccole colonne, quattrocentesco, il secondo a pilastrini, cinquecentesco. Da qui si accede all’antico refettorio, dove alla parete di fondo sono le Nozze di Cana, affresco di Francesco Salviati (1550), e il monumento funerario di Eugenio IV (1431-1447), bella opera di Isaia da Pisa, già nella antica basilica di S. Pietro.Proseguendo per via dei Vecchiarelli, parallela a via dei Coronari, a sinistra è il retro del palazzo Emo Capodilista, già Vecchiarelli, di cui da qui è visibile la splendida altana cinquecentesca, attribuita a Bartolomeo Ammannati.