Fontane dei Leoni Capitolini
Indirizzo
S. del Campidoglio
Zona
rione Campitelli
Autore
Carlo Pietrangeli (1582)
Committente
SPQR
Acqua
Felice
Queste fontane, furono realizzate utilizzando due antichi leoni egizi in basalto nero che, già dalla metà del quattordicesimo secolo, si trovavano davanti alla chiesa di S. Stefano del Cacco. Furono messi ai lati della scalinata del campidoglio nel 1582 per volere dei Conservatori allora in carica Camillo Pignatelli, Marzio Santacroce, Ottavio Crescenzi e Tiberio Massimi (priore dei caporioni), più tardi furono trasformate in fontane e presero quindi a zampillare acqua (pare da un'idea del "fontaniere" Jacopo della Porta). In realtà non solo acqua zampillò dalle bocche di questi due austeri guardiani del campidoglio, ma anche vino, e pare addirittura che qualche volta da uno sgorgasse rosso e dall'altro bianco. Questo in particolari occasioni, come l'elezione di un nuovo Papa che andava a prendere possesso della basilica Lateranense. Il vino si riversava, in quantità più o meno abbondante a seconda della generosità dell'ospite, nei due alti calici eseguiti dallo scalpellino Francesco Scandua. Nel 1880 furono rimossi e depositati nei Musei Capitolini e dobbiamo arrivare fino al 1955 per rivederli nuovamente a guardia della gradinata michelangiolesca per iniziativa di Carlo Pietrangeli che ne propose e ne attuò il ripristino.