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Fontane di Piazza Farnese

Indirizzo

P. Farnese

 

Zona
rione Regola

 

Autore

Girolamo Rainaldi (1626)

 

Committente

Card. Odoardo Farnese

 

Acqua

Paola

Le due imponenti e antiche vasche di granito grigio, trasformate qui a piazza Farnese in fontane, provengono dalle terme di Caracalla da dove furono asportate, nel 1466, su ordine di papa Paolo II, per essere collocate a piazza S. Marco (attuale piazza Venezia), davanti al suo palazzo appena costruito. Successivamente Paolo III Farnese, intorno alla metà del 1500, sia per liberare quella piazza, sia per adornare il luogo dove non era ancora del tutto terminato il suo grande palazzo soprannominato "il dado", ne fece trasportare una in quella che all'epoca era nota soltanto come "piazza del Duca" e che fu definitivamente chiamata piazza Farnese solo a partire dal 1600. Questa grande vasca venne posta su un basamento proprio al centro della piazza. A quell'epoca ancora non era possibile alimentare in quel luogo una fontana per via della scarsità dell'acqua corrente che arrivava in città. Il vascone restò per molti anni in mezzo alla piazza come semplice ornamento. In quel periodo non erano però scarse, giostre e ludi di vario tipo, e anche in questo luogo, come già accadeva a Testaccio, a piazza Navona e addirittura a piazza S. Pietro, venivano organizzate delle corride. Come appare da antiche stampe, la grande vasca di Paolo III in piazza  Farnese, si trasforma per l'occasione in tribuna d'onore per nobili ed autorità che vi trovavano posto seduti all'interno. Comodi e sicuri, per ammirare in posizione privilegiata gli sgozzamenti di tori che avvenivano intorno. Una volta aumentato l'afflusso dell'acqua Vergine, il cardinale Odoardo Farnese, che aveva intenzione di non far mancare alla sua piazza e al suo palazzo un piacevole e prestigioso ornamento, e dato che la mole di questo suo "dado" sembrava proprio imporglielo, chiese ed ottenne, da papa Gregorio XIII, l'altro vascone che si trovava ancora a piazza Venezia. Lo fece trasportare a piazza Farnese dove avrebbe voluto trasformare finalmente in fontane le due vasche gemelle. Tuttavia l'acqua Vergine si dimostrò ancora scarsa per adempiere al desiderio del cardinale, fino a quando, parecchi anni dopo, Paolo V portò la sua acqua che riuscì ad alimentare anche la grande fontana di ponte Sisto, poco distante da piazza Farnese. Il cardinale Odoardo Farnese ottenne finalmente da Gregorio XV, nel 1621, l'acqua sufficiente alla pressione che gli serviva per i suoi vasconi. Le due fontane diventarono quindi veramente tali nel 1626, quando, sistemate da Girolamo Rainaldi, con tanto di grandi gigli farnesiani, presero felicemente a zampillare come dice questo antico avviso: "Di Roma li 23 settembre 1626 nel sodetto giorno fu data l'acqua alle due fontane fatte sopra le due conche antiche di marmo egittiaco nella piazza avanti il palazzo del già cardinale Farnese con 40 once d'acqua, che la felice memoria di Paolo V fece condurre dal lago di Bracciano per servitio di questa città, rendendo dette fontane bellissima vista et ornamento".

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