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Fontana di Montesacro

Indirizzo

V. Nomentana - V. Maiella

 

Zona
Montesacro

 

Autore

R. De Vico (1925)

 

Committente

SPQR

 

Acqua

Marcia

La città ebbe una notevole espansione urbanistica intorno agli anni trenta e nell'allora periferia sorsero una serie di quartieri chiamati "città giardino". La loro caratteristica era quella di essere estremamente ricchi di verde e serviti da linee di autobus che qui facevano capo per poi tornare nel centro vero e proprio. La città giardino Aniene vide nascere villini privati e case ad uso abitativo, articolate e chiuse intorno a corti a verde, così diverse nella veste architettonica, dai pinnacoli e dai balconi aggettanti, dalle piccole torri ed altane delle contemporanee case razionaliste europee. Il comune delimitò anche un'area destinata a parco pubblico, alle spalle del famoso ponte Nomentano. Qui transitò Menenio Agrippa quando venne ad arringare i plebei durante le loro secessione. Il ponte su cui pare, si siano incontrati Leone III e Carlo Magno, fu tante volte protagonista di vicissitudini più o meno belligeranti che gli fecero perdere  gran parte del suo lustro. Papa Niccolò V (1447-1455) lo restaurò rendendolo sufficientemente solido e dandogli l'attuale fisionomia. Sull'altura alle spalle del ponte fu realizzato il piccolo parco cittadino a cui fu aggiunta una fontana realizzata sotto la direzione del De Vico: questa fu inaugurata nel giorno del Natale di Roma, il 21 aprile del 1925.

E' una fontana piuttosto semplice collocata quasi al centro del parco sollevata su un piccolo gradino e delimitata da colonnine marmoree. Al centro di una piscina circolare dal robusto bordo modanato, si leva una tazza poligonale realizzata assemblando pezzi di marmo provenienti da antiche costruzioni romane e giacenti nei magazzini comunali.

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