Fontana delle Tiare
Indirizzo
L.go del Colonnato
Zona
rione Borgo
Autore
P. Lombardi (1927)
Committente
SPQR
Acqua
Angelica
Attraversare porta Angelica ed essere colti dallo stupore di trovarsi di fronte a quei giganteschi monoliti, che sembrano insormontabili e compatti nel loro allineamento, è una ineguagliabile sensazione. Per ritornare ad avere una dimensione più reale bisogna alzare lo sguardo oltre la curva del colonnato (e di molto), oppure cercare di travalicare il colonnato stesso e cogliere l'ampia prospettiva della piazza attraverso lo spezzettato diaframma delle colonne berniniane. Ridà una dimensione più umana al luogo e riporta alla misura minuta e terrena del borgo, la fontana che simboleggia il borgo Vaticano, accanto alle mura del Passetto che conducono dove c'era l'altra porta e, successivamente a Castel S. Angelo. Sicuramente una delle più riuscite ed eleganti composizioni del Lombardi. Una base piuttosto robusta, posta forse per non sfigurare con le vicine colonne vaticane, sostiene quattro tiare, riccamente lavorate a rilievo. Ciascuna di esse è sottomessa a due possenti chiavi del regno, da cui sgorga l'acqua in piccoli zampilli e va a raccogliersi in tre vasche centinate sospese. Il basamento che sostiene le tiare è tripartito dal motivo delle chiavi del regno e su esso sono incisi i simboli: S.P.Q.R. per il potere della città; il fascio littorio per quello statale del tempo e quello papale. La fontana è sollevata sul piano stradale da un piccolo gradino pavimentato con cubetti di porfido romano.