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Fontana del Pantheon

Indirizzo

P. della Rotonda

 

Zona
rione: S. Eustachio - Colonna - Ripa

 

Autore

G. della Porta (1575)

 

Committente

Gregorio XVI Boncompagni

 

Acqua

Vergine

Il disegno di questa fontana appartiene a Giacomo della Porta e lo scultore Leonardo Sormani nel 1515, ne iniziò la parte scultorea prima ancora che ne fosse decisa la collocazione. Il luogo venne scelto soltanto qualche tempo dopo la commissione, come accadeva spesso all'epoca, anche se in effetti oggi può apparire assurdo che si possano concepire delle strutture architettoniche come le fontane, senza averne ancora deciso la sistemazione. Questo era il procedimento in voga nel periodo del Della Porta (fontaniere ufficiale), il quale in pratica coordinava e dirigeva i lavori,  sfornando le fontane in serie senza poter tener conto degli ambienti in cui si sarebbe deciso sistemarle. Per tornare a questa fontana, si decise infine di collocarla in piazza della Rotonda, dove in seguito subì varie modifiche, come accadeva alla maggior parte di quelle costruite in serie.

Precedentemente, nello stesso luogo, esisteva una semplicissima conca di porfido e due leoni di basalto, fatti porre da papa Eugenio IV nel XV secolo. Per le maschere il Della Porta si ispirò ai mascheroni di Michelangelo che lo stesso Giacomo stava facendo scolpire proprio in quel periodo sui capitelli del palazzo dei Conservatori in Campidoglio. L'ammasso di rocce, erbe e delfini con l'obelisco che si erge dal piedistallo al centro, fu voluto da Clemente IX nel 1711, opera dello scultore V, Felici e dell'architetto F. Barigioni. Quest'ultimo si curò anche di far trasportare l'obelisco (proveniente da Eliopoli con iscrizioni di Ramses II) dalla vicina piazza di S. Macuto e di innalzarlo al di sopra della fontana. Lo stesso artista scolpì i quattro mascheroni che emergono dalla vasca, sostituiti inspiegabilmente da delle copie nel 1886. Numerose furono le manomissioni e i rimaneggiamenti subiti dalla fontana soprattutto nel settecento. In una piccola scritta sotto lo stemma Albani si nota la data dell'ultimo restauro in ordine di tempo risalente al 1880, mentre nel 1928, il comune tolse la protezione costituita dalle solite colonnine di bigio unite da inferriate che delimitavano fisicamente lo spazio di pertinenza della fontana e ne costituivano una protezione dal vandalismo. Una curiosità: questa elegante piazza, era una volta sede di un chiassoso mercato e ci volle "del bello e del buono" per allontanare le bancarelle che arrivavano fin alle porte del Pantheon. Non bastarono le severe ammende di papa Pio VII, solo alla metà dell'800 si pose fine alla questione e ora troviamo il piccolo mercato nella vicina piazza delle Coppelle.

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