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Week end con i fantasmi

Il Colosseo era ritenuto nel Medioevo l’accesso agli inferi; e si pensava che vi si radunassero gli spiriti dei gladiatori e degli schiavi uccisi per il piacere degli imperatori e del popolo. Si credeva che vagassero al calar della notte all’inquieta e vana ricerca del riposo eterno. Il colle Esquilino, allora insalubre e scarsamente abitato, era in gran parte occupato da cimiteri e fosse comuni , dove i corpi di schiavi, saltimbanchi e criminali venivano gettati anche senza inumazione. E per questo fin d’allora maghi, negromanti e streghe andavano di notte in cerca di poveri resti da utilizzare per la preparazione di polveri e pozioni. Se passate per il Muro Torto, specialmente nel tratto che va da Piazzale Flaminio a Castro Pretorio, non meravigliatevi se l’automobile fa le bizze o resta improvvisamente, e inspiegabilmente, senza benzina: la colpa non è di una falla nel serbatoio, ma degli spiriti che vagano in cerca di vendetta. Ai piedi di quel tratto di mura, in un antico cimitero sconsacrato, furono seppelliti in passato i corpi di ladri, vagabondi e donne di malaffare. E alla sommità delle mura furono poste reti per impedire agli aspiranti suicidi di attuare il loro insano progetto: in molti sceglievano quel tratto di Mura Aureliane per porre fine ai loro giorni, a ciò indotti dai fantasmi "residenti". E così il numero degli abitatori maledetti aumentava. Se poi, dopo tanti spiriti maligni sentite il bisogno di qualche presenza benefica, concludete l’itinerario e la giornata in via di Campo Marzio, dove ogni mezzanotte si danno convegno tutti i fantasmi buoni di Roma

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