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Ponte Principe Amedeo

Costruito in ossequio ai dettami suggeriti da uno stile più moderno, si incontra, a pochi passi dal ponte Vittorio Emanuele II, il ponte Principe Amedeo di Savoia-Aosta, viceré d'Etiopia e medaglia d'oro al valor militare per l'eroica difesa di Amba Alagi, durante il secondo conflitto mondiale. Grazie al ponte, la chiesa di S. Giovanni de' Fiorentini si collega con il traforo, galleria attraverso la quale è possibile raggiungere l'Aurelia.

Per l'esecuzione dell'opera, completata nel 1942, e affidata all'impresa Stoelker su progetto del Comune, occorsero 34 mesi e non mancarono difficoltà di varia natura perchè i lavori fossero più volte interrotti. Un po' più avanti, lungo il percorso del Tevere, nel 1861 fu costruito da una ditta francese un ponte provvisorio di ferro, detto "dei Fiorentini", che visse fino alla nascita del nuovo ponte. Giorgio Morelli ci ricorda che "All'altezza della sponda sinistra del ponte, e più precisamente in corrispondenza della chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini, esisteva, nella seconda metà del XIX secolo, celebri bagni nei quali era possibile far fare il bagno anche ai cavalli, come si può leggere in un avviso pubblicitario dell'epoca. Questi bagni erano forniti di un capannone spazioso e comodo e di capannelli. Coloro che desideravano far bagnare i cavalli potevano indirizzarsi al banco, cioè all'ufficio delle capanne di S. Giovanni de' Fiorentini".

Lunghezza: 109.70 m.

 

Larghezza: 20 m.

 

3 arcate in muratura

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