Una stradina con questo toponimo è ciò che rimane della grande piazza assorbita dagli infausti lavori per il mausoleo di Augusto. Una fontanella fu trasferita qui nel 1872, proveniente dalla facciata di palazzo Vitelli al Corso. Un piccolo capolavoro del settecento, ma che, ironia della sorte, ben presto rimase priva d'acqua. Anche questa fa parte delle fontane costruite per la pubblica utilità in cambio di una o più misure d'acqua a favore dei possessori dei palazzi ai quali erano addossate. Non sono noti i motivi del trasferimento. E' certo che nella nuova sede la fontana non solo si è molto deteriorata, ma è stata anche resa inattiva. E' costituita da una vaschetta trilobata dal bordo rigonfio. Un tempo una testa dai sopraccigli corrucciati, con forti mascelle e con mento pronunciato, gettava acqua da un foro centrale. La testa era inserita in un prospetto a volute laterali e il fronte superiore ondulato. Sosteneva la vaschetta un piedistallo di pietre collocate irregolarmente.

La composizione, pur di modeste dimensioni, aveva ed ha, nonostante il pessimo stato di conservazione, un certo fascino ed una buona attualità compositiva.

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