Dell'antica fontana, posta di fronte al palazzo di Gaspare Della Molara a Magnanapoli, eseguita su disegno di G. della Porta, non c'è più traccia, fa parte delle numerose fontane andate col tempo, completamente perdute.

La famiglia Molara aveva ricevuto alcune misure d'acqua, a patto di costruire una fontana "semi pubblica per l'altrui utilità" (1588), a condizione di assicurarne l'uso e di curarne, a proprie spese, la conservazione e la manutenzione. Probabilmente un'edicola proteggeva le tre cannelle che versano l'acqua in una vasca modanata. Ma è azzardata qualsiasi ipotesi in quanto ben poche tracce rimangono della fontana, la cui memoria è affidata ad una strada omonima e ad una fontanella in ghisa, che ha in comune con quella originaria, solo il numero delle fistole che gettano acqua a mò di rubinetto ed è sollevata su un piccolo basamento poligonale.

La sistemazione originaria non fu rispettata a causa dei lavori per la realizzazione di via Nazionale. Per tale motivo furono demoliti alcuni palazzi che ostacolavano il percorso previsto dal progetto.

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