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Fontana Trinità dei Monti

Indirizzo

P. Trinità dei Monti

Zona
rione Campo Marzio

 

Autore

A. Lippi (1587)

Committente

Card. Federico Medici

 

Acqua

Felice

Il cardinale Ferdinando Medici, figlio dell'illustre Cosimo I, fu nominato da papa Sisto V, sovrintendente ai lavori dell'acquedotto Felice. Il Papa, ultimati i lavori, volle donargli alcune once d'acqua, che egli fece sgorgare da questa fontana, dopo averne acquistato la vasca di marmo granito, per la cifra di 200 scudi dai frati di S. Salvatore in Lauro. In una grande piscina a livello terra si riflette la bella tazza circolare sospesa su una robusta balaustra nel cui centro accoglie la storica sfera marmorea da cui si eleva allegro un alto getto d'acqua che ricade nel primo gradino e successivamente nella piscina a livello stradale dal sottile bordo mistilineo. Ricordiamo infine che la sfera sostituì un precedente giglio mediceo attraverso il quale si alimentava la fontana. Al primo sguardo non sembra una fontana particolarmente interessante o di gran pregio, anche se da molti decantata. Ma il luogo stesso in cui si trova è talmente suggestivo e romantico che finisce per far sembrare più bella anche questa semplice vasca. Il panorama che si scorge da sotto l'ombra del largo alberato, il passaggio ed il raccogliersi continuo delle coppiette, ne fanno costante ornamento. A parte questo,  l'unico vanto, in mezzo alla conca disadorna, è una palla di pietra dalla quale sgorga l'acqua. La storia, o meglio la fantasia popolare, è molto più generosa nei confronti di questa "palla di cannone" che in quelli della fontana vera e propria. Nel 1655 venne a Roma dalla lontana Svezia, la regina Cristina, che si dice fosse un tipo piuttosto mascolino, dal carattere duro ed impulsivo allo stesso tempo. Si narra che un giorno, avendo promesso al pittore francese Charles Errand, che in quel periodo soggiornava a villa Medici, di bussare ad una certa ora al suo portone, e trovandosi a quell'ora a Castel S. Angelo, Cristina esplose un colpo di cannone puntando dritto verso il portone di villa Medici, dove incredibilmente ed intatta, la palla di pietra atterrò. Venne quindi collocata, a ricordo del fatto, al centro della conca di questa fontana che ancora oggi si trova di fronte a villa Medici

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