Catacombe "Ad Vicesimum"
Km 31.5 della via Flaminia
dopo l'abitato di Morlupo.
Località "Il Muraccio".
Proprietà privata
Una catacomba scavata nel tufo, denominata ad Vicesimum per la vicinanza con il Monte della Guardia, identificato con il luogo indicato negli antichi itinerari comestatio ad Vicesimum (ventesimo miglio), è situata in località Il Muraccio, anche nota con il toponimo SS. Martiri. Caratteristica di questo ipogeo sotterraneo è il fatto di essere stato impiantato all'interno del reticolo di cunicoli di una grande cisterna di una villa romana della prima età imperiale. Le sepolture erano, per lo più, disposte in loculi scavati nell'opus signinum, che originariamente foderava l'interno della cisterna, e sigillati tramite tegole ricoperte con uno strato di intonaco. Mentre sono del tutto assenti tombe collocate nel pavimento, a causa della presenza in esso di cocciopesto, va riletta invece la presenza di sepolcri a mensa, di arcosoli absidati e di arcosoli con volta a botte regolare. E' probabile che l'ipogeo paleocristiano contenente uno scarso numero di sepolture, sia da mettere in relazione al modesto insediamento sorto nell'ambito della menzionata statio ad Vicesimum. In base allo scarso materiale rinvenuto all'interno della catacomba, costituito prevalentemente da epigrafi e lucerne, si fa risalire l'utilizzo dell'ipogeo al IV secolo d.C., dato che trova conferma anche nel rinvenimento, all'interno di una delle gallerie, di un monogramma costantiniano.