Dolphy
16 agosto 1995
22 febbraio 2008
Roma
Era una mattina di settembre, nel 1995. Eri nata da appena 35 giorni e ci siamo dati appuntamento per trovarci.
Elisabetta ti ha scelto tra i tuoi fratelli, tu hai scelto me quando ti sei accoccolata sul mio petto.
Da quel momento siamo stati inseparabili e sei entrata nel mio cuore.
Le nostre avventure di quasi 13 anni di vita, le nostre gite, le vacanze insieme!
Le canzoncine che ti cantavo e tu ti scioglievi a me. Poi, anche Tiberio è entrato nel tuo cuore, ma la tua socievolezza,
simpatia e pazienza, han fatto sì che ti adorassero tutti, soprattutto i bambini, Chiara e Federica in particolar modo.
Ora che mi hai, che ci hai lasciato, il dolore è profondo. Intenso, lacerante, doloroso come mai avrei potuto immaginare.
Un incubo dal quale vorrei svegliarmi ma non posso. Mi manchi Dolphy, pruciolotta di papà...e non sai quanto.
Ma sono fermamente convinto che ora non soffri più, che sei serena e aspetti il mio ritorno,
come quando mi aspettavi ogni giorno al ritorno dal lavoro e mi abbracciavi le gambe appena aprivo la porta.
La casa sembra vuota ora e la tua assenza è una voragine.
Ma mi consola l'amore incondizionato che mi hai sempre dato e spero di averti corrisposto lo stesso.
Riposa dolcemente...a papà. E spero che mi verrai incontro, quando verrà il mio giorno, per poter correre felici
su quel meraviglioso prato celeste.
Grazie per la tua straordinaria presenza. Ti vogliamo tanto bene. Arrivederci!
Flavio...(papà) Tiberio (zio)... Simonetta e Anna (zie)... Elisabetta, Fabrizio... Chiara, Federica, Bruna,
i nonni e tutti gli amici che hanno veramente sofferto la tua dipartita.